Film in rassegna Kugy Mountain Festival

Le proiezioni dei film presentati in questa sezione avranno luogo nei luoghi principali del Festival: Piazza Julius Kugy a Valbruna e Piazza Unità a Tarvisio.

Altre due sezioni completano la rassegna e riguardano due giornate di proiezione non stop presso il Centro Culturale a Tarvisio che ospita la rassegna “Leggimontagna 2012” presso la sala proiezioni del rifugio Casa Alpina a Valbruna nel comune di Malborghetto con una rassegna di film che approfondiscono i temi della cultura alpina e dell’alpinismo. Per i luoghi e gli orari di proiezione riferirsi al programma.

Nel regno di Zlatorog

Mediometraggio alpinistico, muto, realizzato nel 1931. La trama, semplice, racconta della scalata al Triglav di tre giovani con riprese effettuate con maestria. Il film è anche un pretesto per illustrare i costumi e le bellezze naturalistiche della Slovenia. L’accompagnamento sonoro viene effettuato, dal vivo, da Giorgio De Santi, che ha firmato anche la colonna sonora di Fachiri – Echi verticali.

Sfinga

Girato nel 2011, anch’esso nel comprensorio del Triglav. Si tratta di un parallelo tra la prima ascensione della Sfinge del Triglav e la sua salita in free climbing, tre decadi dopo. Questo lavoro di Vojko Anzeljc e Gregor Kresal  è stato premiato premiato in Spagna, a Torello e a Trieste, nell’ambito di “Alpi Giulie Cinema”.

Da zero a tremila – La Supermaratona dell’Etna

Iscritta nel “Guinnes dei primati”, questa gara straordinaria porta, in poco meno di 4 ore, sulla vetta del vulcano più alto d’Europa. Magici scenari accompagnano la salita dal mare fino a quota 3000. Il film è un resoconto giornalistico dell’edizione 2012 ma mostra i tratti principali del comprensorio Nord Etneo e delle sue bellezze naturalistiche.

Fuochi d’Inverno – 20 min.

 La fiaccolata dal M. Lussari e l’elemento fuoco in Valcanale. Scendere con gli sci dal monte Lussari è un appuntamento che richiama migliaia di spettatori. La bellezza di questo avvenimento nasconde significati antichi e richiama a un ordine scrupoloso.

 Fachiri, echi verticali – 57 min.

L’ultimo lavoro del regista triestino Giorgio Gregorio ha come protagonista Enzo Cozzolino. Il regista presenta l’ennesimo lavoro sulla montagna ambientato tra la val Rosandra, la strada Napoleonica, sopra Trieste, e le Dolomiti; questi sono gli scenari nei quali si snoda il racconto.

Forte Hensel, sulle tracce della Grande Guerra

Il forte è stato baluardo asburgico a difesa della Valcanale per oltre due secoli. Davide Tonazzi, storico ed editore, racconta le principali vicende accadute nel forte durante i combattimenti della Grande Guerra. Ricco di immagini originali è un documento di indubbio interesse storico.

La battaglia di Tarvisio

 Il periodo napoleonico in Valcanale. Il documentario realizzato partendo da una conferenza di Paolo Foramitti  rivisita i luoghi ove si sono svolte le battaglie. La narrazione, scorrevole ed esaustiva, si arricchisce delle immagini di questi luoghi ancora oggi meta di visite e rievocazioni.

 Cold

 Gli alpinisti Corey Richards, Simone Moro e Denis Urubko decidono, primi al mondo in pieno inverno, di scalare gli 8035 metri del Gasherbrum II, a cinquanta gradi sotto zero. Durante la spedizione, Richards riprende tutto con una videocamera.

 Verticalmente demodè

 “Non è la via più difficile del mondo, è semplicemente la via “sportiva” più difficile che ho scalato.” Così Maurizio Zanolla (Manolo) descrive questa impresa descritta in un film che coinvolge dall’inizio alla fine.

 Carnia 1944, un’estate di libertà

 Una scolaresca delle superiori, dopo aver ascoltato in classe da un partigiano  il racconto di un fatto drammatico quale l’incendio del paese di Forni di Sotto da parte dei tedeschi nel maggio 1944, viene condotta da un insegnante sui luoghi ove essi si sono svolti.

 Schnee

 Le problematiche del turismo in alta quota sono trattate sotto l’aspetto della sostenibilità della gestione delle infrastrutture e dell’innevamento.Lo sforzo organizzativo sembra essere messo in discussione, oltre che da argomentazioni ambientaliste, anche dal ritiro del ghiacciaio.

 Le montagne che non ho  scalato.

Dalla viva voce di Nives Meroi nasce il racconto delle imprese realizzate con Romano. Col tempo il loro amore per la montagna li ha spinti ad esplorare orizzonti sempre più lontani, dove l’aria è rarefatta e, come è solita dire Nives, “dove ogni passo diventa uno sforzo di volontà”. Ma ci sono anche luoghi ancora inviolati, vette mai salite.

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